Non tutti lo apprezzano, ma chi lo ama, beh, spesso ne va davvero matto. Ed è tutto merito della anandamide.
In autunno, le case si scaldano e le cucine ancora di più, grazie soprattutto ai frutti della nostra terra, quali funghi e tartufi, capaci di far fare la differenza ai nostri piatti.
Il tartufo ha un odore molto intenso e forte, che quindi alcune persone non apprezzano, ma che è la caratteristica principale che lo contraddistingue. Ma per quale motivo ha un odore cosi forte? La risposta è molto più semplice di quanto si pensi. Essendo sottoterra, e non avendo la possibilità, al contrario dei funghi, di disperdere nell’aria e nel vento le spore prodotte, l’unica possibilità di riproduzione è quella di farsi “trovare” da molti animali, in primis quelli selvatici (volpi, scoiattoli ma anche cinghiali) e da domestici, i cani da tartufo insomma, ed è proprio nel momento dell’esarazione dal terreno che rilasciano le spore.
L’essere trovato, per poi essere mangiato, non solo dagli esseri umani insomma, permette al tartufo di riprodursi, cosa che non avverrebbe se non avesse un forte odore.
Alcuni studiosi hanno scoperto qualcosa in più sulle proprietà del tartufo, che scatenano in noi la voglia di mangiarlo. che ci farebbero venir voglia di mangiarlo. Il colpevole, anzi, la colpevole, sarebbe la l’anandamide, conosciuta anche come “molecola del piacere“, principio attivo simile a quello della cannabis e del.. latte materno, che invoglia i neonati ad essere assunto.
Forse è per quello che ogni tanto ci pare di essere davvero “assuefatti dall’odore del tartufo”. E’ chimica. E, forse, il gusto per la buona cucina.