La cucina italiana è rinomata per la sua vasta gamma di piatti deliziosi: da piatti tradizionali come spaghetti alla carbonara alla pizza Margherita, dalla pasta ripiena come i tortellini a specialità regionali come la polenta, da dolci rinomati ovunque come i cannoli siciliani alle infinite varietà di risotti delle zone del nord.
In mezzo a tutto questo c’è un tesoro nascosto che forse non in molti conoscono: i passatelli.
Questi piccoli cilindri di pasta sono un piatto tradizionale dell’Italia centrale, in particolare delle regioni dell’Emilia-Romagna e delle Marche. Nonostante la loro semplicità, i passatelli sono un vero e proprio capolavoro culinario che merita di essere sempre più scoperto e apprezzato.
I passatelli hanno radici profonde nella tradizione gastronomica italiana, risalendo a decine di anni fa. La loro storia è strettamente legata alla cucina povera e contadina, quando le famiglie cucinavano con ciò che avevano a disposizione. Questo piatto è insomma un esempio perfetto di come la creatività culinaria possa nascere dalla necessità.
I passatelli erano infatti originariamente preparati con pane raffermo, formaggio, uova e brodo, ingredienti che erano facilmente reperibili nelle case contadine e utilizzati per tanti piatti in grado di essere nutrienti a fronte di una bassa spesa.
In particolare pare che i passatelli siano nati in Romagna, a partire dalla cosiddetta “tardura”, una variante locale della minestra che più comunemente viene conosciuta come stracciatella (in cui l’uovo viene fatto “stracciare” dentro al brodo) e che veniva date alle donne che avevano appena partorito per ridare loro energia e forza.
Dagli stessi ingredienti si è dato vita a un composto più sodo che veniva passato (da qui il nome “passatelli”) attraverso l’apposito ferro per dargli la tipica forma stretta e allungata che tutti conosciamo.
Passatelli brodo e passatelli asciutti
Per preparare i passatelli l’impasto formato da uova, pane raffermo e formaggio (tipicamente Parmigiano reggiano) viene aromatizzato con noce moscata e scorza di limone.
Tradizionalmente vengono serviti immersi in un delizioso e fumante brodo di carne ma negli ultimi anni non è affatto raro imbattersi in gustose rivisitazioni di questo piatto, in versione asciutta.
In questo caso i passatelli vengono cioè cotti e conditi senza l’aggiunta del brodo, prestandosi a un’infinità di abbinamenti e sughi: salsiccia e funghi, burro e salvia, crema di parmigiano e pancetta croccante o tartufo. Questi sono solo alcuni esempi capaci di fare già venire l’acquolina in bocca.
Questa versione “asciutta” dei passatelli offre una consistenza unica e una versatilità culinaria che li rende adatti a molte interpretazioni creative.
Un’altra variante altrettanto gustosa è ad esempio quella dei sughi a base di pesce, che unisce la ricchezza dei sapori del mare a quella di questo piatto tradizionale.
Nei nostri menù a base di pesce, ad esempio, ve li proponiamo con un sugo a base di asparagi, gamberi e pomodorini. Un accostamento non scontato ma molto riuscito.
Questa interpretazione di mare e terra crea una sinfonia di sapori che delizierà i palati più esigenti ed è in grado di aggiungere una dimensione completamente nuova ai passatelli. Un incontro di tradizione e innovazione culinaria che è sicuramente da provare.
I passatelli sono insomma un esempio eccellente di come la cucina italiana sia in grado di trasformare ingredienti semplici in un piatto delizioso e capace di resistere al passare del tempo.
La loro storia ricca e la loro versatilità li rendono un’aggiunta immancabile ad ogni esperienza culinaria italiana.