È vero: durante questa pandemia abbiamo riscoperto tante cose. Tra queste, siamo tornati a dare un grande valore ai pasti fuori casa, come i pranzi e le cene nei ristoranti o negli alberghi.
Il piacere di questi momenti – che rappresentano una ‘coccola’ per alcuni, ma anche un’abitudine per molti – ci sembra oggi molto lontano a causa delle restrizioni. Abbiamo potuto notare, però, come gli italiani (quando, ovviamente, i dpcm e le restrizioni in vigore nelle varie zone lo hanno consentito) non si siano fatti pregare, e siano corsi alla buona e sana abitudini di mangiare fuori, magari con la famiglia o con un paio di amici.
Per l’italiano, infatti, recarsi al ristorante non si limita ad un semplice pasto da consumare fuori casa, ma rappresenta per i più un momento di serenità che puntualmente si sceglie di prendersi per ristorare corpo e mente.
La gioia di mettersi a tavola in un locale scelto appositamente e godersi il gusto del buon cibo preparato per noi da uno chef non ha eguali: ma quando si poteva ancora godere di una libertà senza restrizioni, quanti giorni all’anno gli italiani erano soliti mangiare fuori?
Un’indagine Doxa – che analizza il mondo della ristorazione a 360 gradi – aveva segnalato come i nostri compatrioti, prima della pandemia, si recassero al ristorante in media sei volte al mese. Un dato che ci porta a riflettere, sottolineando nuovamente quanto questa tradizione del ‘mangiar fuori’ sia gradita da moltissime persone.
È chiaro che la risposta può, in realtà, variare da persona a persona, ma soprattutto a seconda delle abitudini e dagli impegni di ognuno. C’è infatti chi ama godersi la pausa pranzo durante le giornate lavorative sedendosi al tavolo di un ristorante, per saziarsi e ottenere un momento di ristoro prima di tornare a lavoro.
In questo modo, molti lavoratori evitano di prepararsi un pranzo ‘al sacco’ oppure di ritornare a casa, soprattutto quando il luogo di lavoro è distante e il tempo della pausa non lo permette. Certo, è raro che qualcuno pranzi fuori tutti i giorni, ma la soluzione di mangiare fuori durante la settimana è molto apprezzata.
Questo rappresenta comunque, una buona percentuale della quantità di volte in cui gli italiani si recano al ristorante, accanto a quella rappresentata da chi, invece, preferisce andarci per cenare.
La cena è infatti la protagonista nei week end: che sia il momento di sgarro per i più attenti alla linea, o che sia semplicemente il modo per arricchire il fine settimana, il sabato e la domenica rappresentano i giorni più amati dagli italiani per godersi una cena fuori.
Spesso, quando era possibile, cenare fuori era un appuntamento fisso per molte persone, volto a celebrare l’arrivo del weekend, concedersi un momento di svago e di benessere in buona compagnia, dopo una settimana di lavoro. Anche perché cenare fuori senza la preoccupazione di doversi svegliare presto la mattina successiva, consente maggiormente alle persone di potersi rilassare e godersi in pieno il pasto senza fretta e senza stress.
Sono una minoranza (il 16%) gli italiani che dichiarano di mangiare fuori soltanto una volta al mese. Ma chi invece ci va regolarmente, lo fa soltanto perché è spinto dalla curiosità di provare piatti nuovi? In realtà no. Spesso, gli italiani si recano a mangiare fuori per socializzare, o rilassarsi, senza dover pensare a cucinare, apparecchiare, riordinare e lavare le stoviglie.
Infatti, il 91% degli italiani dichiara di uscire a mangiare per il piacere della compagnia e ben 1 italiano su 2 dice che il secondo fra i motivi principali di un pasto al ristorante, riguarda il benessere personale. Solo 1 italiano su 4 va a mangiare fuori per sperimentare nuovi piatti.
Da questi dati si può dedurre, dunque, che il benessere che arreca un pranzo o una cena al ristorante non si limita al gusto, ma diventa un’esperienza a 360 gradi e un mezzo per rinvigorire l’animo.
In attesa di tempi migliori, continuiamo a sperare di potervi offrire questo momento ricreativo il prima possibile.
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